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Ingaggiata come ragazza immagine, viene drogata e violentata in discoteca: arrestato promoter 36enne

A rintracciare la giovane, che aveva smesso di rispondere al telefono, è stata la mamma con il gps. Trovandola in stato confusionale e con lividi sul corpo, l’ha poi accompagnata al pronto soccorso.
A cura di Beatrice Tominic
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La droga nel cocktail e poi le violenze in un parcheggio a pochi passi dalla discoteca in cui era stata ingaggiata per lavorare come ragazza immagine, al Tiburtino. È quanto accaduto ad una giovane di circa venti anni nella notte fra l'11 e il 12 ottobre del 2024.

Denunciati i fatti, la pm della procura della Repubblica di Roma, Barbara Trotta ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari per un trentaseienne, un promoter e impresario di ragazze immagine: è accusato di violenza sessuale aggravata, per aver agito mentre la vittima si trovava in condizioni di inferiorità fisiche e psichiche, dopo averle somministrato sostanze stupefacenti o narcotizzanti.

Drogata e abusata in discoteca: cosa è successo

I fatti, come anticipato, risalgono alla notte fra l'11 e il 12 ottobre del 2024 al Tiburtino, a pochi passi dal locale El Taboo, dove la ragazza era stata ingaggiata come ragazza immagine. L'ultima cosa che ricorda la ventenne, è di aver bevuto un drink, poi il vuoto, con una perdita di memoria durata qualche ora. "Mi ha offerto un drink e mi ha detto di bere tutto d'un sorso", ha dichiarato la giovane, raccontato l'ultimo momento che ricorda. Da qui l'ipotesi che la giovane potesse essere stata drogata.

La visita in pronto soccorso e la denuncia

A rintracciarla è stata la madre che, vedendo che la figlia non rispondeva al telefono, l'ha localizzata con l'app, come riportato da il Corriere della Sera. Le due, visto lo stato confusionale in cui si trovava la giovane e le ecchimosi e i lividi sul corpo, si sono recate al pronto soccorso del San Filippo Neri, da dove i medici hanno inviato la segnalazione al commissionario locale di polizia, del distretto di Primavalle. Al caso hanno collaborato anche i ris, che hanno effettuato gli esami del Dna sull'intimo della giovane, trovando corrispondenza con quello del trentaseienne.

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